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Canapa in edilizia: la pianta dai mille utilizzi

INTRODUZIONE ALLA CANAPA

L’utilizzo della canapa in edilizia è una pratica che si sta diffondendo sempre di più negli ultimi anni. Questo è dovuto alla crescente ricerca di materiali ecologici in grado di sostituire quelli attualmente utilizzati. Questa pianta tuttavia, ha una storia antichissima. Infatti, dalla sua lavorazione, si ottengono da sempre prodotti di uso quotidiano. La versatilità e la sostenibilità della canapa la rendono ottimale per l’impiego in moltissimi campi.

Breve storia della canapa

Forse non tutti sanno che quella della canapa è una delle coltivazioni da fibra più antiche al mondo. Gli studiosi hanno infatti ritrovato in Cina dei riferimenti riguardo all’uso della canapa risalenti al 2700 a.C. Nel mondo orientatale questa pianta era ampiamente utilizzata, principalmente per la fabbricazione di tessuti o di carta ma anche come pianta medicante. Grazie ai greci ed ai romani, l’utilizzo della canapa ha preso piede anche in occidente, principalmente per la realizzazione di vele o corde per le navi. Ma la vera esplosione di questa coltura è avvenuta nel periodo medioevale e, incredibile ma vero, l’Italia era tra i maggiori produttori di canapa al mondo. La pianta veniva utilizzata per numerosi scopi: con la fibra vengono realizzate corde e vestiti e i semi venivano essiccati per preparare zuppe e decotti. Il primato italiano durò fino alla fine del 1800, quando l’enorme sviluppo industriale inglese ed americano portò all’imporsi di altre fibre più semplici da produrre come il cotone, la lana e la juta. Nonostante il calo della produzione in tutto il mondo, la canapa continuò a essere usata. Si pensi che, nel 1934, Henry Ford costruì un prototipo di automobile fatta interamente di canapa. Interni in fibra di canapa, carrozzeria in plastica di canapa (ricavata dalla lavorazione dei semi) e persino i finestrini ottenuti dalla canapa. Indovinate con cosa era realizzato il carburante che la faceva muovere? Esatto, canapa. Più precisamente con etanolo di canapa, ricavato dalla fermentazione del fusto della pianta. Questo bizzarro progetto era totalmente ecosostenibile e pesava un terzo di un auto normale. Tuttavia, la concorrenza della nascente industria petrolchimica e leggi proibizionistiche legate all’uso psicotropo di questa pianta, fecero cadere il progetto di Ford nel dimenticatoio. Solo negli anni 90, con una rinnovata attenzione per i temi ambientali, la canapa è tornata a far parlare di sé. Negli ultimi anni infatti, sono state messe a punto numerose strategie per il suo utilizzo, specialmente in campo edilizio.

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